In this article, we draw attention to the expansive and crucial presence of Dante in two particular stories of Primo Levi’s Vizio di forma, the linked tales ‘Lavoro Creativo’ and ‘Nel Parco’. These stories imagine an idyllic afterlife realm for famous literary characters, and so are of course ripe for reading through the lens of Dante’s Limbo. But we argue that there is still more to be found by expanding the scope of our inquiry to more of the Commedia, particularly in considering the dynamic between souls in Dante’s Purgatory and Levi’s appreciation of the scientific aspects of Dante’s writings. Such a move allows for a fuller appreciation of the relationship between Primo Levi and Dante, showing how the Turinese writer creates a unique space for himself through his acts of rewriting, appropriating, and adapting Dante.

Il presente articolo prende in esame la capillare presenza di Dante in due racconti di Primo Levi, ‘Lavoro Creativo’ e ‘Nel Parco’, tratti dalla raccolta Vizio di forma. Queste storie brevi, tra loro collegate, mettono in scena un oltretomba idillico abitato dai personaggi letterari più famosi e si prestano a essere lette attraverso la lente del Limbo dantesco. Tuttavia, l’articolo sottolinea come ci siano molti ulteriori aspetti da considerare se si prendono in considerazione anche altre parti della Commedia, in particolare se ci si concentra sui rapporti tra le anime nel Purgatorio e sull’apprezzamento di Levi per gli aspetti scientifici delle opere di Dante. Tale analisi permette di approfondire la relazione tra Primo Levi e Dante, mostrando come lo scrittore torinese si collochi in modo peculiare rispetto all’autore medievale, attraverso atti di riscrittura, appropriazione e adattamento.

Kumar, Akash, and Francesco Samarini. Levi’s Limbo: Dante in Primo Levi’sVizio di forma."' The Italianist 42, no. 1 (2022): 84-103. https://www.tandfonline.com/doi/full/10.1080/02614340.2022.2062942

Francesco Samarini is a Visiting International Scholar in Italian & Italian Studies at Dickinson College.

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